La Farina del Diavolo va tutta in crusca

 (Antico proverbio italiano)

 

 

 

 

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#95

 

IL SAPORE DEL SANGUE

 

1.

 

 

            Parigi, XX Arrondissement. Il Cimitero di Père Lachaise è uno dei più famosi della capitale francese. Qui sono sepolti molti personaggi famosi come la cantante Edith Piaf, lo scrittore britannico Oscar Wilde e perfino due musicisti molto diversi tra loro come Frederic Chopin e Jim Morrison. Tutto ciò ne fa un’importante attrazione turistica. È pur sempre un cimitero, però ed una volta calato il sole non sembra più tanto attraente.

            I due giovani che stanno amoreggiando nei pressi di una delle tante cappelle non se ne curano, impegnati come sono. Fare l’amore in un cimitero sembrava una trasgressione divertente ma entro pochi istanti si pentiranno della propria scelta.

-Chi osa profanare il mio luogo di riposo?-

            Chi ha parlato è una donna vestita con un abito rosso di foggia ottocentesca e dall’incarnato pallido. I due ragazzi fanno un balzo all’indietro. Solo un attimo prima non c’era nessuno. La donna non può essere comparsa dal nulla a meno che… è un fantasma oppure…?

            È la ragazza la prima ad accorgersi che gli occhi della nuova venuta brillano come due tizzoni ardenti ed un brivido corre lungo la sua spina dorsale.

-Chi… chi sei?- balbetta il ragazzo che comincia ad aver paura anche lui.

-Il mio nome è Lenore De Cade e questa è la mia tomba. Meritate una punizione per aver violato il mio luogo di riposo ed al tempo stesso soddisferete la mia sete.-

            La donna in rosso apre la bocca rivelando canini appuntiti tra cui si passa la lingua. I due ragazzi non perdono tempo a dire cose come: “Non è possibile!” o “I vampiri non esistono”. Semplicemente scappano a gambe levate mentre alle loro spalle la donna ride.

            Durante la corsa la ragazza inciampa e cade. Prova a rialzarsi ma la caviglia la tradisce e ricade a sedere. Il ragazzo continua a correre.

-Jacques, non abbandonarmi!- urla lei ma lui non l’ascolta.

Non si ferma nemmeno quando la sente urlare. Il suo solo pensiero è correre il più lontano possibile da lì, se riesce a superare il cancello forse…

Improvvisamente un filo di fumo davanti a lui si solidifica assumendo la forma della donna in rosso.

-Come?- esclama lui sorpreso.

-I morti viaggiano veloci.- è la risposta dell’altra che poi lo afferra per il bavero e lo solleva come se non pesasse nulla.

-Non mi piacciono i vigliacchi che abbandonano chi li ama.- dice -La tua innamorata vivrà anche se con meno sangue ma tu… tu morirai male.-

            Così dicendo la vampira affonda i suoi canini nel collo del ragazzo che ha giusto il tempo di emettere un grido strozzato prima di svenire.

            Il giorno dopo i custodi del cimitero lo trovano barbaramente impalato alle picche del cancello principale.

 

            Miami Beach, Florida, la stessa sera. Sulle coste orientali del continente americano il sole cala sei ore dopo rispetto a Parigi. Nella grande villa in stile coloniale spagnolo nei pressi dell’Oceano Atlantico sono ancora tutti svegli ed al lavoro, un lavoro che si svolge oltre i confini della legalità.

            Nell’ampio studio un uomo di colore completamente calvo ed il cui sguardo è nascosto da occhiali con lenti a specchio siede ad una scrivania. Il suo vero nome lo conoscono in pochi. Per tutti è Danny Guitar un gangster proveniente da Haiti che ha deciso di diventare il boss incontrastato del crimine organizzato di tutta la costa sud orientale degli Stati Uniti. Per raggiungere il suo scopo può contare su due alleate d’eccezione.

La prima è una donna dalla pelle color dell’ambra vestita solo di una leggera tunica bianca che le lascia scoperte le braccia ed ha ampi spacchi laterali per le gambe. La chiamano Mambo Ezili ed anche lei viene da Haiti. Mambo è il titolo che si dà alle sacerdotesse della religione Voodoo e che sono spesso anche maghe. Buone o cattive dipende talvolta dalle circostanze. Oltre che sulle sue arti magiche Mambo Ezili può contare su uno zombie che risponde ai suoi comandi.

La seconda è una giovane donna dai lunghi capelli neri che indossa un costume rosso molto succinto. Chi sia e da dove venga nessuno lo sa, nemmeno lei stessa visto che soffre di amnesia. Quello che è certo è che è una vampira, sia pure di un tipo non convenzionale. Per questo Danny Guitar ha deciso di chiamarla Vampirella.

-Ho un lavoro per te, ragazza… ed anche per Ezili ed il suo zombie naturalmente.- le si rivolge Guitar.

-Cosa dovrei fare?- chiede lei un po' perplessa.

-Ci sono dei miei… diciamo rivali in affari… che hanno bisogno di una lezione, di capire chi è che comanda adesso. Tu andrai da uno di loro. Dei suoi scagnozzi puoi fare quello che vuoi e non mi interessa se li uccidi e ti nutri del loro sangue. Il loro capo, però, deve morire e male.-

-Posso farlo.- replica Vampirella -Dimmi dove devo andare.-

            Danny Guitar fa un sorriso cattivo.

 

            Los Angeles, California, più tardi, la stessa sera. Il tramonto arriva tre ore ancora più tardi sulla Costa Ovest. I suoi ultimi raggi si sono appena spenti che una giovane donna dai capelli rossi esce sul terrazzo di una villa in stile messicano sulle colline che dominano la città e fissa l’orizzonte inseguendo chissà quali pensieri.

            Una donna che dimostra appena vent’anni ma che in realtà ne ha più di 500, vestita di un top nero e pantaloni aderenti, le si affianca e le chiede:

-Stavi contemplando il tuo nuovo territorio di caccia?-

-Qualcosa di simile.- risponde la donna dai capelli rossi il cui nome è Jean Ovington facendo un sorriso che lascia intravedere i suoi canini appuntiti -La verità è che sono stata morta molto a lungo e devo ancora abituarmi ad essere di nuovo viva… cioè non morta.-

-Lo farai presto.- replica Lilith Dracula, Signora dei Vampiri -Ho perso il conto delle volte che è capitato a me e mi sono sempre adattata.-

-Grazie per il supporto morale.- scherza l’altra.

-Quando sei rinata la prima volta come vampira eri solo l’ultima delle spose di mio padre, ma ora sei molto di più: sei un’arcivampira e non devi più obbedienza e sottomissione a nessun altro vampiro… a parte me ovviamente. Io sto per tornare a Londra e pensavo di affidarti il comando di tutto il continente americano. Tutti gli altri vampiri ti dovranno rispetto ed obbedienza mentre tu risponderai soltanto a me.-

-Perché lo fai?- chiede Jean sconcertata.

-Perché sei la più adatta. Sei determinata e crudele e farai un buon lavoro, ne sono convinta. Ora però basta parlare: è ora di andare a caccia. Vieni con me?-

-Molto volentieri.-

            Le due vampire mutano in pipistrelli e volano nella notte.

 

 

2.

 

 

            Da qualche parte lungo le coste della Florida. La ragazza chiamata Vampirella si gode l’ebrezza del volo. Non sa perché è in grado di far crescere a piacimento un paio di grandi ali di pipistrello sulla sua schiena e perché queste le permettano di volare. Uno dei tanti misteri della sua attuale vita a cominciare dal suo vero nome, ammesso che ne abbia uno, non ne è poi troppo sicura. Vampirella le suona così bene. Questo mondo le sembra al tempo stesso familiare ed alieno come se non fosse davvero il suo.

            Le sue riflessioni si interrompono. È finalmente arrivata in vista del suo bersaglio. È ora di scendere e colpire.

 

            Nello stesso momento, più in basso. Gli uomini di guardia lo vedono spuntare quasi dal nulla. Avrebbero giurato che un istante prima l’uomo alto e seminudo dalla pelle innaturalmente bianca non ci fosse ed invece adesso avanza verso di loro. Alle sue spalle c’è una donna dalla pelle color dell’ambra che veste una leggera tunica bianca e tiene le braccia nude alzate verso la luna cantilenando qualcosa di incomprensibile.

            Gli uomini non perdono tempo a farsi domande inutili. Sono dei professionisti e sanno cosa fare quando qualcuno si presenta non invitato e con chiare intenzioni ostili.

            Sparano praticamente all’unisono ed i loro colpi raggiungono tutti il bersaglio. Il gigante albino barcolla, sembra cadere poi si riprende e continua la sua marcia. I successivi proiettili non hanno miglior effetto.

            Un maledetto superumano, pensano e quando è abbastanza vicino da poterlo guardare negli occhi capiscono che è qualcosa di diverso, qualcosa alla cui esistenza non credevano fino ad ora.

            L’essere si sbarazza delle loro inutili armi, e li afferra per il collo come se fossero bambolotti.

È uno zombie ha il tempo di pensare uno dei gangster un attimo prima che l’intruso gli spezzi il collo con un sinistro schiocco. Lo zombie manda l’altro gangster contro il cancello della villa così forte da sfondarlo. Supera i corpi a terra ed entra nel giardino per poi puntare senza esitazione verso la casa padronale.

 

            Inverness, Scozia, non molto tempo prima. L’Ispettore Detective del MET.[1] Constance Johanssen siede in una poltroncina nell’ufficio del Sovrintendente Detective Angus MacLeod nella sede locale del Servizio di Polizia della Scozia. Oltre al Sovrintendente, seduto alla sua scrivania, è presente anche il Professor Noah van Helsing, olandese ed esperto di questioni soprannaturali.

            MacLeod si schiarisce la gola e si rivolge a van Helsing:

-Presumo, Professore che lei sappia cos’è una Baobhan Sith.-

-Ovviamente.- risponde van Helsing in un Inglese appena venato da un accento di Amsterdam -La Baobhan Sith è una creatura del folklore scozzese che ha l’aspetto di una bellissima ragazza tranne che per gli zoccoli che ha al posto dei piedi e che nasconde sotto una lunga veste verde. Appare ai viandanti di notte, li seduce poi beve il loro sangue ed alle prime luci dell’alba scompare.-

-Quindi la definirebbe un vampiro?-

-Forse. Non del tipo che è stato reso famoso da libri e film comunque. Personalmente ritengo che sia una di quelle creature che voi britannici chiamate faerie. È dunque una tale creatura che infesta questa zona?-

-All’inizio non volevo crederci. Con il dovuto rispetto per i suoi studi, ritenevo il soprannaturale una favola per bambini.-

-Molto spesso lo è ma alcuni fenomeni sono fin troppo reali purtroppo. Arguisco che ha cambiato idea. Perché?-

-Perché l’ho vista come adesso vedo lei.-

-Interessante. Mi racconti tutto dal principio.-

            E sarebbe l’ora, finalmente, pensa Constance.

 

 

3.

 

 

            Da qualche parte lungo le coste della Florida. Vampirella plana nel patio della villa verso un gruppo di gangster che dopo un attimo di sconcerto iniziano a spararle.

            Difficile per un qualunque spettatore stabilire con certezza se sia stato merito della sua innaturale velocità che le avrebbe permesso di evitare i colpi, un’immunità ai proiettili oppure un qualche fattore di guarigione accelerato ma fatto sta che Vampirella è totalmente incolume quando atterra in mezzo ai suoi avversari.

            Le ali simili a quelle di un pipistrello sulla sua schiena si ritirano spontaneamente non appena lei posa i piedi al suolo. Per un istante che sembra incredibilmente lungo osserva gli uomini intorno a lei. Percepisce in loro paura, rabbia ed anche qualcos’altro: eccitazione sessuale, è possibile? Questi uomini sono eccitati dalla sua semplice presenza e lei è capace di percepire le loro emozioni e molto di più.

            Non è il momento di farsi domande. Vampirella approfitta dell’esitazione dei suoi avversari per colpire senza pietà. Si muove così velocemente che i gangster vedono a malapena una macchia prima che una mano stretta al collo di uno di loro lo spezzi senza sforzo, che un altro sia scagliato contro il muro di cinta spezzandosi la schiena ed un terzo non abbia nemmeno il tempo di urlare mentre canini appuntiti affondano nel suo collo bevendo il suo sangue.

            Vampirella è ora ferma davanti agli ultimi due rimasti e li fissa direttamente negli occhi.

-Volete morire?- chiede loro con voce calma.

            I due lasciano cadere le loro armi e scappano. Vampirella sorride. Meglio così, pensa. Non le piace uccidere se proprio non è indispensabile.

            Sente una presenza alle sue spalle ma non è preoccupata. Sa chi è: lo zombie di Mambo Ezili.

-Era ora che arrivassi.- gli dice con un filo di ironia -Temevo di dover fare tutto da sola. Seguimi e facciamola finita-

            L’altro, naturalmente non risponde e si limita a seguirla mentre lei entra nella casa padronale.

 

            Londra, Inghilterra, Capitale del Regno Unito. Alcuni potrebbero trovare strano che la Polizia Metropolitana della Grande Londra, familiarmente nota come Scotland Yard dal nome del suo primo quartier generale, abbia una Divisione Casi Insoliti e potrebbero chiedersi di che tipo di casi possa trattarsi. Sarebbero probabilmente sorpresi nello scoprire che i detective della Divisione investigano su delitti commessi con mezzi soprannaturali o da creature soprannaturali. Avete un problema con un mostro che infesta il vostro frigorifero? Nel vostro antico maniero c’è uno spettro tagliatore di teste? L’antica statuetta di un dio sumero ritrovata in uno scavo archeologico in Mesopotamia sta causando strani problemi a vostra figlia? Forse i detective della UCD possono aiutarvi posto che facciate a tempo a chiedere il loro aiuto s‘intende.

            Il Sovrintendente David Eccles, capo della Divisione, si rivolge all’Ispettore Capo George Chelm, leader della Squadra Antivampiro:

-Come stanno andando le indagini sul serial killer vampiro?-

-Non stiamo facendo grandi progressi.- ammette con riluttanza Chelm, -L’unica cosa che sappiamo per certo è che ama mettere le sue vittime in pose che ricordano famose foto od illustrazioni ma non ci aiuta molto.-

            Eccles sbuffa e continua:

-Questo lo capisco e tu devi capire me: il Commissario è preoccupato e fa pressione sul comandante dei detective che a sua volta fa pressione su di me ed a me non resta che fare pressione su di te. Nel mio prossimo rapporto dirò che mi hai assicurato personalmente che le indagini procedono e non sarà una bugia.-

            Prima che Chelm possa dire qualcosa il suo telefono squilla. È il numero del Sergente Detective Justin Henderson, il suo secondo, e questo può significare solo guai. Si rivela buon profeta.

<<Ne hanno trovati altri due, Signore.>> dice il Sergente senza giri di parole.

-Arrivo subito.- replica Chelm.

-Vengo con te.- dice Eccles alzandosi dalla scrivania.

            Pochi minuti dopo i due uomini sono già in viaggio per la destinazione indicata da Henderson,

 

            Da qualche parte lungo le coste della Florida. Mentre sta per entrare nella casa padronale un rumore raggiunge le orecchie sensibili di Vampirella, un rumore che riconosce immediatamente.

-Seguimi.- dice allo zombie albino che, sempre senza parlare, le obbedisce.

            Pochi istanti bastano alla vampira per arrivare sul retro della villa e vedere un motoscafo che si allontana a grande velocità da un molo privato.

-Credi di potermi sfuggire?- borbotta tra sé Vampirella -Ti sbagli di grosso.-

            Mentre spicca un balzo verso l’alto di nuovo ecco apparire le ali sulle sue scapole. Pochi istanti ed è in volo. In breve è sopra il motoscafo. A bordo ci sono tre uomini: uno è al timone, l’altro è seduto e stringe una valigia, il capo sicuramente, l’uomo che è stata inviata ad eliminare. Il terzo è armato e le spara senza ottenere risultati migliori degli altri che ci hanno provato in precedenza.

            Vampirella plana addosso all’uomo strappandogli l’arma di mano mentre le sue ali si ritraggono ancora una volta. Solleva l’uomo sopra la sua testa senza il minimo sforzo e lo scaglia in mare. L’uomo riemerge ma subito si vedono le sinistre pinne degli squali che infestano quel tratto di mare. L’uomo grida ma non c’è nessuno che possa o voglia aiutarlo e presto è tutto finito.

            Vampirella afferra per il bavero il boss criminale che ancora stringe la sua valigia e suda visibilmente.

-Non vali molto senza i tuoi uomini a spalleggiarti, vero?- gli dice -Sento l’odore della tua paura. Fai bene ad averne.- si rivolge al timoniere e gli dice -Se vuoi continuare a vivere non voltarti e pensa a pilotare.-

            L’uomo non risponde e fa come gli è stato detto.

-Cosa vuoi da me?- balbetta il boss -Se è denaro, posso dartene molto.-

-Non voglio i tuoi soldi,- ribatte lei con disprezzo -Voglio la tua vita, ma non preoccuparti: sarà una cosa veloce.-

            Vampirella trasforma una delle sue dita in un affilato artiglio con cui squarcia la gola dell’uomo per poi chinarsi a bere il suo sangue. Rialzandosi si pulisce le labbra con il dorso della mano destra e si rivolge di nuovo al timoniere:

-Ti avevo detto che non ti avrei ucciso e manterrò la mia parola. Prendi pure il contenuto della valigia se vuoi e vai il più possibile lontano da qui. Se mai dovessi rivederti da queste parti, ti ucciderò.-

            Senza aspettare risposta salta oltre il motoscafo. Di nuovo le ali riappaiono e lei vola verso la costa.

 

 

4.

 

 

.Londra, Inghilterra, Capitale del Regno Unito. Quando il Sovrintendente Eccles e l’Ispettore Capo Chelm arrivano sul luogo del crimine ci trovano già il Dottor John Watson intento ad esaminare i cadaveri.

-Due come l’altra volta.- commenta Chelm.

-Un ragazzo ed una ragazza, entrambi sui vent’anni.- replica il Coroner senza nemmeno voltarsi.

-Può già dirci qualcosa in più, Dottore?- chiede Eccles.

-Sono sostanzialmente morti dissanguati. Direi che il dissanguamento è avvenuto nell’arco di più giorni. Azzarderei che possano essere in stato di denutrizione ma potrò affermarlo con certezza solo dopo l’autopsia.-

-Quindi lui… o lei… li tiene prigionieri per più giorni. Comportamento insolito per un vampiro o sbaglio?-

-Non sbaglia. E non è la sola cosa insolita.-

-Si riferisce al fatto che sono vestiti come Gomez e Morticia Addams? Lo avevo notato.-

-Anche quello ma io mi riferivo al fatto che entrambi presentano più segni di morsi in entrambi i lati del collo. Di solito un vampiro preferisce sempre lo stesso punto. Può anche non significare nulla ma…-

-Ma lei si è fatto un’idea, vero Watson?- interviene Chelm.-

-Credo che fossero arrivati ai primi stadi della trasformazione e che esasperati dalla fame e dalla sete soprattutto si siano morsi a vicenda. Un istintivo tentativo di sopravvivere.-

            Decisamente inquietante, pensa Chelm.

 

            Miami Beach, Florida. Quando vede rientrare Mambo Ezili e Vampirella Danny Guitar capisce subito che la loro missione è stata un successo.

-I tuoi nemici sono morti e puoi ringraziare soprattutto lei.- dice Ezili indicando Vampirella -È stata lei ad uccidere personalmente il tuo rivale. I pochi sopravvissuti della sua banda si sottometteranno senza discutere a te.-

            Danny Guitar fa un sorriso soddisfatto e dice:

-Grazie a voi due diventerò il boss incontrastato della Costa Sud Est e poi… chissà…perché dovrei limitarmi a questa zona? Chi potrebbe fermarmi?-

            Mambo Ezili tace e quanto alla giovane vampira, non sa dire perché ma trova quell’idea inquietante.

 

            Salisgraveshire, Scozia nord occidentale. Il paese, oggi chiamato Cape Cliff, giace sull’estrema costa dell’isola britannica, a ridosso di un precipizio naturale battuto dalle più feroci e gelide correnti che il mare del nord possa offrire.

Cape Cliff è un paese isolato che guarda con diffidenza, per non dire aperta ostilità, agli estranei, attitudine tipica delle Highlands scozzesi si potrebbe dire, sennonché Cape Cliff è decisamente diverso da qualunque altro villaggio scozzese.

Da oltre duemila anni, da prima dell’arrivo dei Romani, quando gli abitanti di quella che oggi chiamiamo Scozia erano i selvaggi e feroci Pitti che i Romani non sarebbero mai riusciti a sottomettere, questa piccola ma solida comunità è vigilata, nel bene e nel male, da un’unica, continua dinastia di druidi, i misteriosi e spesso temuti sacerdoti dell’antica religione celtica.

I Salisgrave come hanno finito con il chiamarsi dal tempo non sono, però, bonarie figure come il Panoramix della saga di Asterix o il Merlino dei film Disney, ma piuttosto figure inquietanti per cui il bene ed il male erano e sono cosa? di cui approfittare a seconda della convenienza.

Da secoli, nessuno avrebbe saputo dire con sicurezza quanti, abitano in una struttura che sarebbe riduttivo definire semplicemente castello, scavata nella roccia viva della costiera, dotata di un proprio faro e porto, l’unico punto d’accesso dal mare nelle epoche in cui non c’erano che le barche per coprire le lunghe distanze.

L’attuale occupante della rocca, l’ultimo o quasi della sua dinastia, è un uomo di età indefinibile, alto, atletico, i capelli neri e lunghi su una carnagione forgiata dal mare che indossa un severo abito nero, azzurro e verde, i colori della casata, coronato da una corta mantellina che arriva appena sotto le spalle. Sir Victor Salisgrave, Cavaliere dell’Ordine della Giarrettiera e dell’Ordine del Cardo. Signore del Castello di Salisgrave, 25° Lord di Cape Cliff, 19° Conte di Salisgrave, per citarlo con i suoi titoli completi.

In questo momento sta osservando i progressi della sua più recente e promettente allieva: una giovane donna dai lunghi capelli neri che indossa una tunica azzurra scollata davanti e sulla schiena e con spacchi laterali, con una corta mantellina sulle spalle ed ai piedi dei sandali dello stesso colore. È l’inglese Victoria Bentley che sta dimostrando un raro ed istintivo talento per la magia.

È quasi un peccato che ogni passo sulla via della conoscenza della magia nera la corrompa sempre di più e la porterà infine a perdere la sua anima, pensa Salisgrave con leggero sorriso sulle labbra. Sì, quasi un peccato ma in fondo, si dice, la nuova Victoria Bentley gli piacerà più della vecchia.

5.

 

 

Londra, Inghilterra, Capitale del Regno Unito. Non c’è alcun posto come la casa, recita un vecchio detto. La casa in questione è una villa che è stata proprietà della famiglia Harker per generazioni finché l’ultimo degli Harker, morto senza eredi diretti, non l’ha lasciata a Frank Drake che ne ha fatto la base per la sua personale caccia ai vampiri, il che è in un certo senso ironico perché Frank è il discendente diretto del più famoso dei vampiri; il Conte Dracula.

Dracula è morto da tempo ma la sua eredità è stata raccolta dalla figlia Lilith che è diventata la leader incontrastata dei vampiri europei ed ha esteso il suo domino anche a quei luoghi fuori dal continente europeo dove gli europei hanno portato le loro tradizioni vampiri compresi.

Ma non sono i vampiri ad occupare la mente di Frank e della sua compagna, l’Ispettrice di Polizia Katherine Fraser, bensì la loro figlia nata da poco in circostanze molto avventurose.[2]

-Mary Katherine Jean Fraser-Drake. Sì direi che suona bene.- dice Kate stringendo tra le braccia la figlia neonata.

-Direi proprio di sì. Per fortuna somiglia a te, il che vuol dire che è molto bella.- dice Frank Drake sorridendo e sfiorando il visetto della figlia con un dito -Direi anche che ci meritiamo tutti un po' di tranquillità. Finalmente.-

            In quel momento il telefono di Kate prende a squillare.

-Temo di aver parlato troppo presto.- commenta in tono amaro Frank.

            Kate risponde e dal microfono si ode la voce dell’Ispettore Capo Chelm:

<<Mi dispiace davvero tanto, Katherine. So che è in congedo di maternità ma ho davvero bisogno dei suoi talenti speciali.>>

            Il tono della voce di Chelm non lascia dubbi. Il senso del dovere di Kate fa il resto:

-Mi dia il tempo di sistemare alcune cose e sarò da lei.- risponde.

            Decisamente non c’è pace per lei.

 

New Orleans, Louisiana. Il Tipitina Club è un locale molto particolare. All’apparenza è come tanti night club, ma quanti night club hanno un gigantesco zombie come buttafuori? E come reagireste se vi dicessi che la bellissima mulatta che sta eseguendo una pole dance praticamente nuda ed avvolta dalle spire di un anaconda addomesticato è una mambo, una sacerdotessa strega della religione Voodoo? E se vi rivelassi che il bizzarro tipo in marsina e cilindro che siede ad uno dei tavoli è il dio ragno della tradizione Yoruba e che l’uomo seduto con lui che indossa occhiali scuri anche nella penombra è il dio leone di un’oscura religione dell’Africa Orientale? Sareste dubbiosi, perplessi o ci credereste e sareste spaventati? In tutti questi casi il Tipitina non sarebbe il locale che fa per voi.

            Il suo proprietario si chiama Jericho Drumm ed una volta era un rinomato psicologo poi una serie di circostanze lo hanno portato per strade molto diverse. Ora è un hongan, un sacerdote voodoo dedito al bene, a combattere le minacce soprannaturali che potrebbero minacciare quest’angolo di mondo. Si fa chiamare Fratello Voodoo.

            In questo momento ha la fronte corrugata e l’espressione pensierosa.

-Che succede zio?- gli chiede sua nipote Collette, figlia del suo defunto fratello Daniel e sua allieva nelle arti magiche.

-C’è qualcosa di anomalo.- risponde lui -Non capisco bene che cosa sia. Non sembra nulla che abbia mai incontrato prima. Forse non è nemmeno una minaccia. Non sono sicuro nemmeno di questo e la cosa mi inquieta.-

-Che intendi fare?-

-Non lo so ancora ma voglio scoprirlo. Andrò in Florida.-

 

            Appena fuori Inverness, Scozia. Le brughiere scozzesi sono decisamente inquietanti dopo il tramonto, il set perfetto per un racconto dell’orrore.

            L’uomo ha forse pensato che una passeggiata dopo cena gli avrebbe conciliato la digestione ma potrebbe scoprire di aver fatto un errore fatale.

            Sulla strada che sta percorrendo ecco apparire una donna ed anche se ancora non riesce a vederle il volto l’uomo sa istintivamente che è bellissima. I suoi lunghi capelli ondeggiano al vento ed i suoi occhi sembrano brillare alla luce della luna.

            Un nome viene alla mente dell’uomo: Baobhan Sith.

 

 

FINE DEL NOVANTACINQUESIMO EPISODIO

 

 

NOTE DELL’AUTORE

 

 

            Rieccoci di nuovo qui a riprendere molti fili rimasti in sospeso. Non c’è nulla da dire che già non sia spiegato nella storia quindi passiamo subito al prossimo episodio dove… ma perché dovrei dirvelo? -_^

 

 

Carlo



[1] Metropolitan Police Service, conosciuto anche come Scotland Yard, la forza di polizia della Grande Londra.

[2] Ne sapete qualcosa se avete letto gli ultimi episodi di questa serie.